Consigli per lo studio a casa
La fase ingrata
In ogni strumento musicale la fase iniziale di studio è poco divertente e può addirittura essere scoraggiante; noi la chiamiamo “fase ingrata” dell’apprendimento, perché manca la “gratificazione” . All’inizio, infatti, qualsiasi principiante deve concentrarsi su molte cose contemporaneamente e questo genera il fenomeno dell’”overtasking” che è una condizione di sovraccarico dell’attività mentale. Grazie alla progressività del nostro materiale didattico e all’addestramento “anti-overtasking” a cui sottoponiamo i nostri insegnanti questa fase di difficoltà viene, nelle nostre scuole, drasticamente ridotta. Ma non può essere annullata del tutto.
Quale strumento scegliere
Alcuni strumenti musicali hanno una fase ingrata più lunga (strumenti ad arco e quasi tutti gli strumenti a fiato); altri invece hanno una fase ingrata molto più breve (strumenti a corda pizzicata: chitarra classica, acustica, elettrica…) o addirittura brevissima (pianoforte e percussioni). Non valutare la tua attitudine alla musica finché non è terminata la “fase ingrata”; sarebbe un atteggiamento rinunciatario del tutto sbagliato. Affidati al tuo insegnante e segui i suoi consigli; sarà lui, se necessario, a consigliarti di scegliere uno strumento diverso o di studiare, inizialmente, con un metodo diverso che, pur rallentando un po’ l’apprendimento, ti renderà divertente anche la prima fase dello studio.
Il pianoforte, la chitarra e, in misura minore, le percussioni, sono gli strumenti più adatti per iniziare a “fare musica”; se anche, infatti, dovessi successivamente scegliere uno strumento musicale diverso, ciò che avrai imparato sul pianoforte, sulla chitarra o sulle percussioni ti sarà comunque utilissimo.
Come studiare
La continuità dello studio è in generale più importante della quantità. Ricorda quindi che è una cattiva abitudine quella di ridursi a studiare solo prima della lezione; è molto meglio distribuire il tempo dello studio durante la settimana. Il tuo insegnante ti consiglierà un tempo minimo da dedicare allo studio; cerca di mantenerlo costante.
Il tuo libretto didattico ti deve servire come promemoria di ciò che devi fare durante la settimana; se il tuo insegnante scriverà sul libretto consigli particolari (per esempio: attento alla diteggiatura, osserva la divisione, tieni le spalle dritte, suona più lentamente, ecc…) tienili bene presenti e, al limite, chiedi ai tuoi genitori di verificare che tu non trasgredisca inconsapevolmente qualcuno dei consigli dell’insegnante.
Se l’insegnante ti scrive un consiglio e lo fa seguire da uno, due o addirittura tre punti esclamativi ciò significa che devi prestare a quell’indicazione un’attenzione particolare; potresti infatti compromettere i tuoi studi contraendo difetti che ti danneggerebbero.
L'ascolto del CD
Prima di iniziare lo studio di un brano ascolta sempre la sua esecuzione sul CD e confronta poi la tua esecuzione con quella registrata. Sul CD (o sul portale di Lacertopolis) troverai spesso anche versioni del brano arrangiate per più strumenti in versione MINUS ONE. Questo termine indica che nella registrazione manca la parte che devi suonare tu; ciò ti consentirà, eseguendo la tua parte insieme alla base, di provare l’emozione di chi suona con altri musicisti, in un’orchestra classica o in un gruppo musicale moderno.
Approfondimenti su Lacertopolis
Quando sul tuo libro di testo trovi trascritto un codice di Lacertopolis (ad esempio: P1P68), collegati ad internet, vai sul sito www.lacertopolis.net e digita il codice nello spazio “CODICE DI ACCESSO DIRETTO”. Entrerai automaticamente nella Biblioteca o nell’Audioteca di Lacertopolis e ti si aprirà una SCHEDA DI APPROFONDIMENTO su un compositore, su un artista, su un genere musicale o su uno strumento musicale; nella scheda troverai file audio da ascoltare (spesso con una breve guida all’ascolto), documentari video da guardare, testi, foto, e tanto altro materiale che ci auguriamo possa incrementare la tua curiosità e la passione per ciò che stai studiando. Non trascurare questa opportunità che solo la LIZARD è attualmente in grado di fornire ai suoi studenti.
La corretta postura
Si chiama “postura” la posizione delle varie parti del corpo che un musicista assume mentre suona il suo strumento. Il tuo insegnante ti correggerà nel caso in cui tu abbia la tendenza ad assumere una postura tecnicamente sbagliata o nociva alla salute.
La nocività delle posture sbagliate dipende ovviamente dal tempo che si dedica allo studio e vanno quindi rigorosamente tenute sotto controllo soprattutto nel caso in cui lo studio sullo strumento diventi intensivo. Le posture corrette (dal punto di vista della salute) sono le seguenti:
PER IL PIANOFORTE:
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Simmetria delle spalle (non tenere una spalla più alta dell’altra)
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Collo diritto e non proteso in avanti (rischio iperestensione del rachide cervicale)
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Non sbilanciare il corpo a destra o a sinistra ( rischio scoliotico)
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Non sedersi sulla sola parte anteriore dello sgabello (iperlordosi lombare)
PER CHITARRA E BASSO ELETTRICO:
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Testa in linea con la colonna vertebrale
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Paletta dello strumento non più alto della spalla e non più basso della linea di cintura
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Per chi suona seduto, non gravare solo sulla parte sinistra (o destra per i mancini) del bacino
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Suonando seduto usare lo sgabello da piede per la chitarra classica; usare la tracolla (come se foste in piedi ma un po’ più corta) per la chitarra acustica e per la chitarra elettrica.
Per tutti gli altri strumenti l’insegnante darà all’inizio le indicazioni generali e suggerirà di volta in volta i correttivi eventualmente necessari.
Da tener presente, inoltre, che la tendinite e l’epicondilite sono rischi potenziali a cui possono andare incontro tutti i musicisti. Ai primi accenni di dolore al polso o al gomito avvertire l’insegnante e consultare il medico.